L'acqua:

L'acqua utilizzata da BrewHouse Rock fortunatamente è quella che giunge direttamente al birrificio dalla sorgente naturale di Schievenin è un acqua abbastanza dura (14°F) ma  fresca e pura, questo caratterizza fortemente la birra prodotta in quanto

 costituisce l'85-90% della birra, essendo la restante parte formata da malto, luppolo e lievito. Come regola generale, se l'acqua è potabile, questa può essere usata per produrre birra, anche se può necessitare correzione per riprodurre le acque usate negli stili storici.

Le caratteristiche quantitative dei vari sali i in essa disciolti sono di fondamentale importanza per l'ottenimento di una birra di qualità. Oltre alle prescrizioni di potabilità imposte dalla legge, il Birraio ha ulteriori esigenze riguardo alla qualità dell'acqua che deve essere usata nel processo di ammostamento.

Principalmente, il differente contenuto dei vari sali (per esempio di Calcio e Magnesio) caratterizzano fondamentalmente i tipi di acqua e le conferiscono, a seconda della "durezza", l'adattabilità a produrre determinate birre. Acque troppo dure hanno un alto contenuto di sali ( carbonati) che interferiscono, durante il processo di fabbricazione del mosto,con le sostanze solubili del malto e del luppolo influenzando negativamente l'attività enzimatica nella trasformazione dell'amido del malto in zuccheri.

 

 

 


Weyermann
Weyermann

Malto d'orzo:

Il malto d'orzo è il cereale più comune utilizzato nella produzione della birra perchè è il cereale più adatto grazie alle sue caratteristiche a trasformare l'amido in zucchero( processo di saccarificazione) nel modo più semplice e inoltre lasciando nel mosto molti altri piacevoli aromi. Prima di essere utilizzato nel processo di birrificazione l'orzo deve essere maltato. Esistono differenti tipi di malto che conferiscono alla birra colore ed aroma differenti, queste differenze vengono create dal maltatore durante la germinazione ma soprattutto con l'essicamento e la tostatura.

 

 

 

 

luppolo
luppolo

 

Luppolo:

Pianta perenne, con rizoma ramificato dal quale si estendono esili fusti rampicanti che possono raggiungere i 7 metri d'altezza.
Le foglie sono cuoriformi, picciolate, opposte, munite di 3-5 lobi seghettati. La parte superiore si presenta ruvida al tatto, la parte inferiore è invece resinosa.

Il luppolo viene usato soprattutto nel processo produttivo della birra, dove assume l' importantissimo ruolo di conferire la caratteristica più comune alla birra, ovvero il sapore amaro, oltre all'aroma, molto accentuato nelle Pilsner, dove viene utilizzato soprattutto il tipo Saaz di provenienza boema. Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto. L'uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra in quanto possiede proprietà antibatteriche, per questo motivo certi tipi di birra (per esempio India Pale Ale) venivano abbondantemente luppolati per migliorarne la conservazione. L'uso del luppolo infine aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida (chiarificazione), inoltre aiuta nella tenuta della schiuma.

 

 

 

 

yeast
yeast

Lievito:

il lievito è un fungo unicellulare, un organismo abbastanza sofisticato, che presenta discrete capacità di adattamento a condizioni ambientali diverse e può vivere sia in aerobiosi che in anaerobiosi, cioè sia in presenza che in assenza di ossigeno. Questo già lo rende un microrganismo abbastanza evoluto, se consideriamo, ad esempio, che noi non siamo in grado di vivere in assenza di ossigeno. Il lievito possiede una capacità che è molto importante per chi si occupa di birra e, in generale, di fermentazioni ed è quella di trasformare lo zucchero o gli zuccheri (poi vedremo quali, in che velocità e in che misura) prevalentemente in alcol e anidride carbonica. I lieviti per la produzione della birra si dividono in due principali categorie i cerevisiae, lieviti utilizzati da molti anni ad alta fermentazione , cioè in grado di lavorare a temperature tra i 16-27°C e i carlsbergensis, lieviti a bassa fermentazione che lavorano a temperature più basse (4-15°C)  e ad un ritmo più lento , perciò necessitano di un tempo maggiore di maturazione.